giovedì 1 novembre 2012

One day

Un giorno ti sveglierai leggermente in ritardo o prima del solito, ma non importa. Ciò che conta è che un giorno ti sveglierai nuova. Aprirai gli occhi e la tua stanza ti sembrerà più spaziosa ed illuminata, ti sembrerà come nuova. Le tende ti sembreranno di un colore più vivo, sì, quasi nuove. Perfino il caffè avrà un sapore diverso da quello solito. Un giorno ti sveglierai con sensazioni nuove dentro di te. Avrai un nuovo lavoro e sarai così euforica da voler spendere tutti i tuoi soldi in un compulsivo quanto terapeutico shopping. Avrai nuove scarpe, nuovi abiti, una nuova borsa, quella che corteggiavi da tempo in quella vetrina di un negozio del centro e non eri mai riuscita ad acquistare. Avrai addirittura un nuovo taglio di capelli.
Un giorno ti sveglierai e avrai accanto a te, nel tuo letto, un uomo diverso. Sembrerà quasi che anche le lenzuola abbiano ora un nuovo profumo.
Ecco. Sei nuova. Sembri uno di quei prodotti appena sfornati, una di quelle "novità del mercato" pronte ad andare in pasto a chiunque apparirà affascinato da quell'aurea di freschezza che porterai con te.
Hai un nuovo lavoro, un nuovo taglio di capelli, una borsa nuova, delle nuove scarpe e dei nuovi abiti di tendenza. Le lenzuola e le tende non saranno nuove ma è come se lo fossero, avranno un colore ed un profumo diverso da quello solito e la stanza sembrerà addirittura più spaziosa ed illuminata perchè lì nel tuo letto, affianco a te, non ci sarà più lui, ma un uomo diverso. Un uomo che forse ti ha liberato da quel fardello, da quel pensiero fisso, da quegli occhi che immaginavi ti fissassero, da quella voce che era come un tamburo, un tormento.
Sei nuova e dovrai convincertene. Ma ecco che all'improvviso, forse proprio mentre te ne starai convincendo o mentre non ci starai più pensando, basterà poco. Una canzone passata alla radio, un semplice gesto di un passante, un'insegna, un post it scovato in un cassetto come a ricordarti che tutto quello che hai attorno ti rende "nuova" ma non cambiata, solo "nuova", non diversa. Una donna all'apparenza nuova, ma con sempre lo stesso cuore. La sua ombra continuerà ad aleggiare su di te. D'un tratto ti sentirai di nuovo vecchia. Ti sembreranno vecchie quelle scarpe, quegli abiti e quella borsa che comincerà a non piacerti più così tanto. Vorrai farti crescere i capelli appena tagliati perchè non sarà certo quel nuovo look a donarti una luce diversa. Quel nuovo lavoro ti sembrerà all'improvviso poco stimolante. E quell'uomo nel tuo letto chi è? Anche le lenzuola cominceranno a puzzare. Chi è quello che dorme con te, sfiorando il tuo corpo durante la notte? E' uno, ma non lui. E' uno di quelli che colmano i vuoti senza mai riempirli del tutto. E' uno con cui ti intratterrai anche nel parlare dei tuoi progetti, forse addirittura anche dei "vostri", ma rimarranno parole. Perchè ad un certo punto sai anche tu che uscirà da quella porta lasciando sulle lenzuola un pessimo profumo. Profumo di banalità, di fallimento, di abitudine. Profumo di un corpo senza anima. Profumo di niente.
E non sarà colpa tua. Perchè quel giorno ti sei svegliata con tutti i buoni propositi. Ti sei addirittura tagliata i capelli. Ma non è servito perchè le tue ombre vanno affrontate di petto, non vanno combattute solo indossando una maschera nuova. E allora ti chiederai, da cosa si deve cominciare? Forse dall'ammettere che non lo dimenticherai mai. Forse dall'ammettere che sarà sempre parte di te. Forse dall'ammettere che quell'uomo sia la vostra metà, quella parte che vi completa. Non è sempre detto che sia un uomo che sarà stato tra le tue lenzuola, ma potrà essere anche un uomo con cui avrai parlato una sera scorgendo in lui una luce diversa, che ti ha rapita, in uno sguardo che raccontava di cose belle, che raccontava già di voi in fondo. Potrà essere un'anima perduta in cui ti sarai ritrovata. Potrà essere chiunque. Anche un uomo che avrà creato la vostra fervida immaginazione.
Perchè esistono persone che vivono nell'attesa. Sono in attesa dell'altro. Nell'attesa di essere scoperti.
Queste persone le riconoscerai tra mille. Sono quelle che quando si incontreranno proveranno imbarazzo nel guardarsi troppo a lungo. Sono quelle persone che saranno tese quando per caso si sfioreranno. Sono quelle persone che nel loro silenzio trovano tutto quello che stavano cercando. Quelle persone che per timore di perdersi totalmente nell'altro cominceranno a parlare di cose stupide e a ridere ininterrottamente per rompere quell'imbarazzo che non ammetteranno mai di provare quando la luce dei loro occhi incrociandosi accenderà un fuoco che sarà difficile, o forse impossibile spegnere del tutto. Quelle persone che messe alle strette forse negheranno quello che provano, quello che hanno più volte tentato di dirvi, spazzando via con semplici parole quello che avevano chiamato scherzo ma che in fondo non lo era.
Bisogna innamorarsi quando si è pronti, non quando si è soli. E loro saranno pronti ad innamorarsi l'un dell'altro, ma intanto, nell'attesa, forse non vorranno rimanere soli. E accoglieranno tra le lenzuola chi a lungo andare provocherà però un odore nauseante, costringendoti a cacciarlo/a via.
Quelle persone che sono in attesa di un loro incontro. Che guardano l'orologio alle sei e poi alle sei un quarto, pensando che è impossibile che siano trascorsi solo 15 minuti. Quelle persone che un giorno si sono scelte in un modo inusuale, con una semplice stretta di mano, pronunciando una qualche battuta divertente, o semplicemente sorridendosi. Quelle persone che un giorno si sono incontrate e avranno sentito già di appartenersi. Quelle persone che un giorno si sono trovate per poi perdersi. Quelle persone che un giorno forse si ritroveranno, in un altro Paese, sotto casa o nei loro sogni. Un giorno.

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