domenica 21 ottobre 2012

Quelle giornate che trascorrono così.

Quelle giornate che trascorrono così, come se avessi qualcosa di importante da fare ma che decidi di rimandare. Come se avessi una torta nel frigo che non puoi mangiare perchè troppo calorica e la tua dieta te lo proibisce. Come se stessi aspettando di bere un caffè che non riesci a preparare. Come se stessi guardando un film di cui conosci già il finale. Come se avessi acceso una sigaretta che in realtà non vuoi fumare. Come se dovessi andare da qualche parte, ma non sai dove. Come se volessi fare un passo ma hai i piedi legati. Come se volessi schiacciare un bottone ma le tue dita sono troppo stanche. Come se qualcuno ti aspettasse ma in realtà si è già dimenticato di te. Come se stessi tu aspettando qualcuno che non arriva, qualcuno a cui vorresti parlare ma non hai più voce per farlo. Come se tutto fosse in ordine, intatto, chiuso in una scatola che non vuoi aprire per non trovare una confusione che ti impone di rimettere tutto al proprio posto. Come se qualcuno avesse preso il tuo posto non appena tu sia andata via e non abbia fatto in tempo nemmeno a voltarti. Come se tutto fosse uguale ma così tremendamente diverso. Come quando alziamo gli occhi al cielo catturati dalla luce folgorante di una stella senza pensare che essa in realtà nello spazio già non esiste più e ci giunge solo la sua luce così forte ma inesistente. Come quando ci fermiamo a guardare un tramonto di una giornata finita e non si sa come. Come quando pensiamo troppo senza parlare perchè quello che potremmo dire fa paura anche a noi stessi. Come quando tutto era perfetto e l'abbiamo dovuto distruggere per omologarci ad una realtà che ci sta stretti ma che per dovere dobbiamo perseguire. Come quando vorremmo piangere ma alla domanda "come stai?" rispondiamo che tutto va bene, perchè in fondo non c'è niente che vada male, c'è soltanto che noi con tutto ciò che siamo o che vorremmo essere non ci siamo. Come quando amiamo e non lo sappiamo. Come quando vorremmo urlare a squarciagola ma in una caverna, al buio e soli, nessuno ci sentirebbe. Come quando le giornate trascorrono così, senza emozioni. Come quando la vita ti passa accanto e vorresti buttarti dentro, ma non puoi.

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