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domenica 18 ottobre 2015

Scrivete una lista di cose importanti e provate a darle un nome: sarà dignità

Ho pensato alle cose importanti. Quelle cui non potrei mai a fare meno. Di quelle che porteresti sempre con te, perchè ti completano e ti fanno essere quella che sei.
Nonostante ti portino via del tempo. Nonostante siano imperfette. Nonostante sai di non poterle mai concludere del tutto, perchè forse ci sarà sempre qualcosa da aggiungervi.

Ho pensato che scrivere sia una cosa importante, nonostante mi rubi del tempo. Ma credo che sia il tempo più prezioso che io abbia mai impiegato per me stessa.

Credo che conservare yogurt scaduti nel frigo o cianfrusaglie in ogni borsa o essere sempre in ritardo, siano cose imperfette. Ma allo stesso stesso non potrei mai rinunciarvi. Perchè se un giorno mi svegliassi e decidessi di fare spazio nel frigo, di gettare tutta la robaccia che conservo in ogni borsa, o di trovarmi in un posto con dieci minuti d'anticipo, probabilmente non mi riconoscerei. Pertanto, anche queste sono cose importanti. Quelle che mi concedono il lusso di elencare una lista di difetti che ho imparato a farmi andare bene lo stesso.
Perchè la coscienza di essere imperfetta mi fa pensare che anche gli altri lo siano, cosí come certe circostanze, imparando ad accettarle cosí come sono, come ho fatto per me stessa.

Nutrire ambizioni è un'altra cosa importante, ma una di quelle che sai bene non giungeranno mai ad un approdo definitivo. Perchè cresceranno sempre dentro di te, come rami di una quercia pronti a fortificarsi con l'andar del tempo. Man mano che vedrai un ramoscello crescere, ne vorrai sempre un altro, ed ancora un altro, e sempre più grande.

Ho pensato che ognuno abbia la propria lista e che ciascuno sia in grado di riassumerla in una sola parola, quella che sussumerà tutte le altre.

La mia parola importante è dignità.

Scrivere mi dà dignità, perchè se non lo facessi mi sentirei incompleta. È una di quelle cose importanti a cui non potrei mai dire basta. Perchè scrivere mi fa essere quella che sono, nel momento in cui desidero esserlo. Conquisto un pizzico di dignità ogni volta che le mie dita impugnano una penna, che l'inchiostro macchia un pezzo di carta qualunque, che le mie dita scivolano sulla tastiera. Ogni volta che qualche mio pensiero prenda forma in una serie concatenata di parole, ogni volta che mi accingo in una qualche impresa più elaborata. Ogni volta io sono lí. Ad aspettare le parole, a far scorrere i pensieri, a metterli insieme in modo naturale, a creare quello che nel mondo non riesco a trovare o forse a vedere, ma che lí invece ho il potere di immaginare. Sono lí, con me stessa, perchè quella è una cosa importante e merita che io ci sia dentro, completamente.

Trascinare cianfrusaglie nella borsa, conservare yogurt scaduti nel frigo, essere sempre in ritardo, non mi offre la stessa dignità, a meno che ad essa non si attribuisca una differente sfumatura: quella di identità. Quella che potrebbe migliorare, ma che sceglie di essere cosí com'è, perchè ha imparato ad amare le sue imperfezioni. È quando prendi coscienza dei tuoi limiti, senza nutrire la presunzione di volerli sfidare a tutti i costi, che li vinci. E sarà allora che ti approprierai di una delle porzioni di dignità più importanti: non pretendere la perfezione.

Nutrire ambizioni e pianificare mete successive una volta raggiunte le precedenti mi dà dignità. Perchè desiderare qualcosa di meglio per se stessi non è sempre sintomo di una cronica insoddifazione, ma il desiderio di sentirsi infinito ed immaginarsi in un territorio senza confini pur quando ti troverai in una strada stretta apparentemente senza via d'uscita. Ti regala l'immaginazione, quella che ti farà percepire le infinite strade che potrai percorrere come se i tuoi polpastrelli fossero già in grado di palparne l'asfalto. Ed anche quando fallirai, saprai non sarà l'ultima volta, ma è per quella percentuale di riuscita che ancora resta, che varrà la pena provare ancora.

Ciascuno credo abbia una propria di lista. Di esigenze, aspettative, desideri, abitudini. Una propria lista di luoghi, circostanze e persone da non abbandonare. Una sorta di cartella che salveremo con il titolo di "cose importanti".
Una lista che per tutti sarà diversa. Eppure tutte potrebbero essere etichettate in un solo modo, riassunte in quell'unico termine che sembri quasi raggrupparle in un'unica categoria assoluta: dignità.

Quella cui non poter fare a meno perchè ti fa sentire quello che sei esattamente nel momento in cui lo desideri. Quella che non misura tempo e distanze, che non prevede altre priorità. Quella che ti completa ma allo stesso tempo ti fa sentire incompleto, come se non fosse mai abbastanza, come se ci fosse sempre altro da scoprire. Quella che ti elenca una lista di difetti che imparerai ad accettare nonostante tutto, perchè quell'imperfezione fa parte di te, non facendoti sentire diverso o sbagliato, ma solo te stesso, nel pieno della tua umanità. Quella che incontra tanti "ma", che sarà sempre in grado di scavalcare, perchè per ciascuno di questi ci sarà sempre una ragione per andare oltre.

Tutte le cose importanti sono cosí: offrono spicchi di dignità. E qualsiasi sia la forma che scegliamo per essa, sortirà il medesimo effetto: quello di sentirsi tutti interi, pieni, vivi.