Spero tu possa vivere a lungo, per guardarti allo specchio tra vent’anni ed accorgerti di non poter più tagliare i capelli bianchi che spuntano alla radice, perché ne saranno troppi. Ma spero che imparerai a non farci più caso, perché ognuno racconterà di una vita che scorre: un figlio che hai concepito, o forse più di uno; amori andati che saranno allora solo un piacevole ricordo; di uno, forse, che hai deciso di dipingere su tela, per guardarlo ogni mattino appena sveglia, ed ogni notte quando questa sembri non finire mai; di una sveglia alle sei e di una corsa al parco; di responsabilità, di doveri, di una morale da tenere sempre alta.
Spero tu possa essere vento, di quelli che spazzano via tutto, per mettere in ordine le cose, lí dove era giusto che stessero. Di quelli che asciugano la sabbia bagnata, di quelli che la spazzano via per lasciar spazio ad una nuova, più fresca, più pulita.
Spero che tu possa essere pioggia, di quelle che rinfrescano l’aria in giornate di fine agosto, e poi arcobaleno, per meravigliarti ogni volta che qualche colore raggiunga il tuo sguardo quando non l’avevi previsto. E poi sole, per inebriarti dei suoi raggi che confluiscono in un unico fascio di luce, quello in cui sarai in grado di entrare con la consapevolezza che nel corso della vita talvolta dovrai farne a meno, senza per questo rinunciare a goderti il momento.
Che tu possa avere le scarpe per camminare ovunque. Uno zaino vuoto per riempirlo di tutto quello che c’é da sapere. La forza di lasciarlo cadere dietro le spalle e camminare scalza quando non ci sarà altra scelta per affrontare selciati fangosi o troppo ripidi. La determinazione di addentrarvi lo stesso, anche quando non ci sarà nessuno a tifare per te. Il coraggio di tornare indietro a riprendere ciò che hai lasciato, o lo stesso per voltare pagina e ricominciare da capo.
Spero che tu avrai imparato che nella vita non esistono né vincitori né vinti, né cose giuste o sbagliate: spero che allora tu abbia appreso che esiste la tua idea di giustizia, la tua scala dei valori, quelli che senti i tuoi doveri morali, e non importa se qualcuno si schiera sull’altro versante, al di là del risultato tu vinci soltanto se non li rinneghi, sempre.
Spero, sai, che tu abbia appurato che la vita è una ruota, ma non per questo dobbiamo aspettare inermi che compia il suo giro completo. Talvolta vale la pena aspettarla, come prenderla per la gola e deviarne il percorso.
Spero imparerai che quelli che un tempo chiamavi vicoli ciechi, siano poi stati concepiti da te come strade obbligate, la cui destinazione sia stata da te pianificata.
Spero che non abbandonerai mai la voglia di commettere errori, perché significherà che non avrai più il desiderio di imparare. Fallo spesso, almeno due volte al giorno, come una pillola somministrata dopo i pasti.
Spero che tra vent’anni avrai imparato a non sentirti in colpa o in dovere di essere accondiscendente. Spero riuscirai a toccare con mano la forza delle tue idee non per quanto siano grandi, ma per quanto grande sia stato il tuo entusiasmo a volerle portare sulle spalle comunque.
Spero che il tempo ti insegni che questa vita non regala premi ai più meritevoli. Tutto quello che otterrai non sarà frutto di un merito predestinato, ma della costanza con cui non hai mollato anche quando tutto il resto ti diceva di lasciar perdere. In caso contrario, spero avrai imparato a non porre su te stessa il peso del fallimento: se non è accaduto, non doveva accadere. Questo spero tu lo abbia già appreso.
Che tu sia pronta al cambiamento e a giostrarti con lo stesso movimento ondulatorio dei rami di una quercia mossi dal vento. Che tu sia mare: profondo, dai contorni indefiniti, eterno e sempre pronta a sentirti ad un passo dall’essere infinito.
Spero che imparerai che quando tutto sembri perduto, tu non ti sentirai mai persa. Che tu abbia imparato a lasciare senza scrupoli ciò che sentivi non appartenerti, o guardare gli altri lasciarti senza mai il rimorso di non aver fatto abbastanza. Che tu possa imparare a restare, quando tutto ti dirà di abbandonare ma tu senti di non volerlo fare.
Spero che guarderai con dolcezza a quello che eri, e con passione quello che diventerai.
Non vorrei che tu diventassi una professionista brillante, una madre modello, una moglie da invidiare, una zia ed una nonna ideale. Spero che capirai che la perfezione non si addice all’essere umano e tutto ciò che conta davvero è essere una brava persona. Così da poter essere una buona madre, professionista, moglie, zia o nonna che abbia una sola pretesa: trasmettere agli altri l’amore per te stessa, per ciò in cui credi, per la vita stessa.
Spero che tra vent'anni lo rileggerai e sentirai di aver imparato la lezione: che quello che saremo lo dobbiamo a quello che siamo stati ed abbiamo sempre l’opportunità di cambiare noi stessi, a partire da oggi.
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