C'è sempre qualcuno che mi ripete che è la vita cercando a suo modo di impartirne lezioni ed io forse ai loro occhi appaio come una studente ribelle che non vuole mai imparare. In realtà è che forse semplicemente non avevo chiesto di imparare da loro. In realtà forse sono semplicemente stanca di apprendere lezioni già sentite, che se un tempo mi trafiggevano come spine, ora quasi non le sento più, e non so quale delle due sensazioni sia la peggiore. Ma ciò che più mi stanca è il valore che ostinatamente tento di dare loro. Sarà forse vero che sono una studente ribelle, ma forse devo imparare a considerare anche l'eventualità opposta: che tutti questi si pongano forse come insegnanti senza possederne alcun titolo.
Perché forse nella vita si sceglie chi essere e talvolta i ruoli si confondono. Ma non sarà colpa di chi si porrà come insegnante pur potendo a mala pena assumere il ruolo di studente somaro. Sarà colpa di chi avrà tante cose da insegnare ma per colpa delle sue insicurezze le terrà per sé. Sarà colpa di chi si sentirà sempre su di un gradino inferiore, di chi pur potendo insegnare qualcosa si siederà tra i banchi e pur ascoltando lezioni sbagliate resterà in silenzio, talvolta auto-convincendosi dell'opposta realtà.
Ma la verità è che desidero essere insegnante nella stessa misura in cui io desideri mantenermi studente, come facce della stessa medaglia, imprescindibili. Voglio dare e ricevere, in un sano equilibrio che è umano. Non è possibile essere una cosa sola, per sé ma soprattutto quando ci si relaziona. E' questo il primo insegnamento che sento di dare, anche se non so bene da chi l'abbia appreso, forse da chi non mi ha mai dato nulla mentre io ci speravo.
There is always someone who tells me that's life trying to give lessons and maybe in their eyes I look like a rebel student who never wants to learn. But maybe I just did not ask to learn from them. Maybe I'm just tired of learning lessons already heard, that if one time pierced me as thorns, now almost do not feel them anymore, and I don't know which of the two sensations is worse. But what makes me tired is the value that stubbornly I try to give them. It could be true that I'm a rebel student, but maybe I have to learn to consider also the opposite possibility: that all of these ones will show themselves perhaps as teachers without possessing any title.
Because maybe in your life you choose who to be, and the roles are sometimes confused. But it will be the fault of those ones who will arise as teacher while barely being able to assume the role of dunce student. It will be the fault of those ones who have much to teach but because of his insecurities will keep them for him/herself. It will be the fault of those ones who always feel on a lower level, who although may teach something will sit in the classroom and even if they will listen to wrong lessons, they'll remain silent, sometimes self-evident to the opposite reality.
But the truth is that I want to be a teacher in the same measure that I want to keep the role of student, as the faces of the same coin, essential. I want to give and receive, in a healthy balance that is human. We can't be just one thing for ourselves but especially when we relate. And this is the first lesson that I feel to give, even if I don't know from who I have learned, perhaps from those ones who don't ever give me anything while I hoped it.
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