Ci sono giorni in cui mi capita di urlare "Next, please" almeno un centinaio di volte al giorno, duecento, trecento, oramai ne ho perso il conto.
Alla cassa arriva un cliente o anche più di uno che con fare, il più delle volte, non aggraziato ed un tono spesso da cavernicolo ordina da mangiare. Spesso é indeciso, talvolta ha già una lista, ed io sono lí ad aspettarlo, ad accontentarlo.
A volte mi chiedo se ne valga la pena, altre quando arriverà il mio turno, quando ci sarà qualcuno ad urlare "next, please" al mio posto, quando potrò dire la mia, urlando la mia lista di desideri.
Ma altre volte mi chiedo perché me lo chiedo. Perché in fondo ne vale sempre la pena. Ne vale la pena avere il coraggio di lasciare per seguire ciò che in fondo al tuo cuore credi che ti appartenga, ciò che in fondo ti é sempre appartenuto ma che non hai mai avuto il coraggio di urlare sino al momento in cui hai avvertito stanchezza nel seguire schemi preordinati ed inutili cliché da quattro soldi che un po' ti fanno sentire in trappola. Ne vale sempre la pena sacrificarsi per qualcosa che reputi più grande di te, ma non per questo così irraggiungibile se sei lí ad un passo dall'afferrarlo. Ne vale la pena perché l'essenza di vivere é avere coraggio di osare, di cambiare, é sentirsi ogni giorno vincitore di qualcosa. Non é necessariamente l'ottenere o meno qualcosa a far di noi il più grande dei vincitori o dei vinti. É il modo in cui tentiamo di afferrare il nostro bottino. Ed é l'adeguarsi ad un contesto a noi estraneo pur di rimanerci inghiottito sino al collo o dimenticarsi chi si é per compiacere qualcun altro la più grave ed irrimediabile sconfitta che un uomo possa riportare. Una sconfitta già scritta, oserei dire, quasi pianificata.
C'é chi pur non conoscendomi mi scrive, o per vie traverse chiede cosa sto facendo. E penso a quanto sia vuota la loro vita se si interessano alla vita di qualcuno che magari per strada a stento saluterebbero, mentre io sto vivendo la mia e basta.
Oggi c'é il sole, fuori ed anche dentro, perché nonostante la fatica sento che ne vale la pena, sento che il mio turno, qualunque ne sia la forma, sta arrivando. Perché arriva solo quando vivi la tua di vita, quella che senti mentre il vento ti scompiglia i capelli, dentro le ossa, sulla tua pelle, come una delicata brezza mattutina.
Oggi mi sento così: vincitrice di coraggio, ambizione, di granelli di speranza, di mattoni di vita.
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